206 RC in pista (sfida la Clio RS da 200 cv)

Monza Speed Day dicembre 2009

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. maxtamarro
     
    .

    User deleted


    La prova del fuoco è avvenuta nel dicembre 2009 in occasione dello Speed Day organizzato dall’autodromo di Monza in collaborazione con i ragazzi del 206 RC Club Italia.
    La giornata fortunatamente non era eccessivamente rigida e verso la fine del turno le temperature erano al di sopra dei 10°, quindi da questo punto di vista abbiamo avuto fortuna dato che l’alto stress termico a cui sono stati sottoposti freni, gomme e motore in parte sono stati mitigati dal fresco.
    La mia RC per l’occasione è stata dotata di gomme Yokohama Parada spec II nella misura 205/40 R17 (a libretto), si tratta di una gomma molto sportiva poco commercializzata in Italia e con prezzi molto elevati (infatti l’ho acquistata via internet in Germania) trattandosi di una semi slick con omologazione stradale, la pressione è stata abbassata a 2.0 bar per compensare la dilatazione dovuta al surriscaldamento nell’utilizzo al limite.
    Inoltre avevo appena eseguito il tagliando olio, filtri, candele… tutto rigorosamente Castrol e NGK, poiché credo che motori del genere in situazioni al limite come l’utilizzo in pista debbano avere la migliore protezione possibile.
    La macchina la conoscete già (credo), si tratta della Peugeot 206 RC 2.0 16V. Pesa poco più di 1050 kg, ha 177 cv, è dotata di ESP (Electronic Stability Program – controllo della stabilità) intelligente di ultima generazione disinseribile dal pilota, ABS a 4 canali, talaio, freni e sospensioni maggiorati e rinforzati e a quel che dice Peugeot è stata pensata per la guida aggressiva… e noi lo testeremo!
    Il turno è stato di un’ora e tranne per i primi 6/7 minuti la lancetta della mia RC non è mai scesa sotto i 5000 g/min, ovviamente i consumi sono stati esagerati bevendosi un pieno di carburante in poco più di 50 minuti e tenendo una media approssimativa di non più di 4/5 km con un litro, ma del resto non si può certo comprare una sportiva per poi lamentarsi dei consumi (che a ritmi stradali non sono poi mica male tralaltro…).
    La seduta molto contenitiva degli splendidi sedili Recaro fa benissimo il suo lavoro mantenendo in posizione il pilota anche con le massime accelerazioni laterali raggiungibili e togliendo quindi lo stress legato alla ricerca del miglior ancoraggio del proprio corpo nella guida al limite, che vi assicuro non è un aspetto da sottovalutare dato che potrebbe togliere concentrazione dalla guida con ovvie ripercussioni sulla stessa.
    Per essere precisi riguardo alla selleria, pur essendo di altissimo livello per ergonomia e materiali (pelle/alcantara) nella mia personale classifica sono al secondo posto precedute da quelle che installava la Renault nelle sue sportive degli anni 90 (Clio 16V e Williams – 19 16V), ma comunque fanno egregiamente il loro lavoro.
    Inizia il turno e mi prendo i primi giri come riscaldamento per le gomme, per il motore e per prendere confidenza con calma del tracciato che non conosco ancora alla perfezione, soprattutto per testare la quantità di grip disponibile a terra.
    Il motore della RC ha molta coppia in basso e, complice la fasatura variabile, ha una bella botta di potenza sopra i 5000 g/min che fanno schizzare la lancetta rapidamente verso la zona rossa posta a 7200 g/min. Lui ronfa tranquillo sotto i 5000 e io ho il tempo per controllare tutti i parametri che poi mi saranno utili per cominciare a spingere forte.
    Inizia il 4° giro e decido di darci dentro per davvero e do gas pieno già tirando completamente la III° marcia sul lungo curvone che porta al rettilineo principale di Monza, dentro la IV° e poi la V° e al momento di staccare per entrare nella difficilissima e lentissima S che succede il rettilineo la mia RC segna sul tachimetro poco meno di 200 km/h, niente male davvero per essere il primo lancio in quanto nel giro migliore ho raggiunto i 210 km/h al momento della staccata.
    Freno forte, ma non ancora al limite assoluto e la RC pianta il muso dentro l’asfalto, ma senza eccessivi trasferimenti di carico, l’assetto per il momento regge bene la frenata e anche i freni hanno un ottimo mordente e buona modulabilità pur essendo completamente originali. Mollo leggermente il freno per inserire la macchina nella prima strettissima curva a destra e pur sentendo alleggerirsi il posteriore la macchina segue la traiettoria con precisione mettendo le ruote esattamente dove l’ho indirizzata, inizio la fase di accelerazione e qui i suoi quasi 180 cv tutti sull’asse anteriore creano non pochi grattacapi alle ruote che faticano davvero molto per cercare di mantenere un minimo di aderenza e di trazione, interviene quindi a supporto l’elettronica dell’ASR a tagliare gli eccessi di coppia motrice e ridare aderenza alle gomme. Tutto gas in II° e ci fiondiamo con una buona velocità di uscita fuori dalla prima S e verso la seconda curva che è sostanzialmente una lunghissima e ampia curva cieca a destra, dove nei primi giri parzializzavo il gas ma che verso la fine ho imparato a fare in piena accelerazione. Anche qui si fanno notare le ottime doti di stabilità del telaio, la tenuta laterale e l’aderenza sono davvero ad altissimi livelli. Fuori dal curvone ci si avvicina alla seconda variante, la RC chiama la IV° marcia verso la fine del curvone, quindi dentro con la IV°, giù tutto il gas e anche qui riusciamo a vedere prima della staccata delle belle velocità nell’ordine dei 150/160 km/h, si avvicina la seconda variante ed inizia la staccata, secondo me molto più difficile della prima, complice la minore velocità rispetto al rettilineo principale si ha sempre la sensazione di poter sempre più forzare l’ingresso in curva ma l’alleggerimento repentino dell’asse posteriore al momento dell’inserimento con freni schiacciati e l’intervento dell’ESP fanno chiaramente intuire che si sono raggiunti i limiti della vettura (comunque piuttosto elevati). La seconda variante scorre via come la prima, un po’ più veloci in percorrenza vista la maggiore ampiezza della sede stradale ma tutto sommato le velocità sono molto simili. Un leggero allungo per sparare fuori tutta la cavalleria in III° marcia ed è di nuovo il momento di frenare per inserire la vettura nella prima curva di Lesmo, una destra secca a poco più di 90°, si punta la corda e appena la vettura inserisce il muso verso questa via di nuovo con il gas aperto. L’anteriore tenta di allargare leggermente ma se si è fatto un buon ingresso si può tranquillamente tenere il gas spalancato senza temere nulla e la RC vi porterà fuori dalla curva come un puledro alla sua prima scorrazzata nei campi. Un altro piccolo allungo in III° marcia e di nuovo giù i freni per la seconda curva di Lesmo, anch’essa a destra ma con un’angolo meno marcato, credo intorno agli 80°. Qui la frenata è meno marcata dato che la curva è meno chiusa e la pendenza parabolica dell’asfalto schiaccia la vettura a terra dando un bell’aiuto al grip generale e favorendo un’ottima velocità di percorrenza e di uscita. Ci si fionda quindi verso il lungo rettilineo interrotto solo da un lieve piegamento verso sinistra (Serraglio) che forse solo le F1, data la loro enorme velocità, affrontano parzializzando per un attimo il gas, ma che con vetture al di sotto dei 600 cv si possono affrontare assolutamente in pieno, e così faccio. La velocità anche qui è molto elevata e non si fatica molto per vedere oltre 180 km/h e il rapido avvicinarsi della mitica staccata per l’inserimento nella leggendaria Variante Ascari, una tripla S (sinistra, destra, sinistra) che immette nel rettilineo opposto a quello della corsia box/rettilineo principale.
    Anche qui non è facile prendere dei riferimenti perché si ha la continua tendenza a ritardare all’eccesso la staccata e “spizzicare” con l’anteriore il primo cordolo d’ingresso nell’Ascari. La RC entra piatta, con solo una leggera scodata forzando l’ingresso a freni tirati, ma la percorrenza e i due cambi di direzione scorrono via con assoluta sicurezza dando molta confidenza e lasciando al pilota la libertà di cercare con assiduità quando più asfalto in uscita, anche mettendo le ruote nell’ampia via di fuga asfaltata alla ricerca del massimo grip per uscire “a palla di fucile” ed affrontare l’ultimo rettilineo che ci separa dalla parabolica che immette sul traguardo.
    La RC mostra tutta la sua cavalleria e anche su questo rettilineo non ha problemi a fare rapidamente salire le cifre indicate dal tachimetro, al momento della staccata per entrare in parabolica (un lungo curvone a destra, un tornante con raggio variabile a mio avviso molto difficile da interpretare correttamente) si vedono nuovamente i 180 km/h, giù i freni e dentro alla curva, ancora un lieve accenno di sovrasterzo ma nulla di preoccupante e ancora giù con il gas che dapprima parzializzavo pesantemente ma via via sempre di meno, mentre davanti si apre l’imponente spettacolo delle tribune ai lati del rettilineo principale del centenario circuito di Monza.
    Con il passare dei giri le velocità sono aumentate sensibilmente, sia in ingresso che in percorrenza che in uscita dalle curve, e ad un certo punto è scattato l’ingarellamento con una Clio RS, l’ultimo modello, quello da 200 cv. Mi sono dato per spacciato, visto il gap di potenza di oltre 20 cv a mio svantaggio, tutte le diavolerie aerodinamiche (estrattori dell’aria ad “effetto Venturi”) di cui la “Regie” ha dotato la loro piccola sportiva per renderla ancor più performante della già eccellente vecchia versione e soprattutto per il fatto che avessi fatto quattro chiacchiere con il proprietario poco prima di entrare e mi avesse rivelato di aver già girato in altre occasioni a Monza, anche con altri veicoli più potenti.
    Agevolo il sorpasso della RS (Renault Sport) all’ingresso della prima variante dopo il rettilineo e mi metto incollato alle sue chiappe se non atro con la ferma intenzione di imparare da chi aveva più esperienza di me i punti di staccata e le percorrenze ideali per le traiettorie in curva, ma con mio immenso stupore la RS non sparisce all’orizzonte, anzi, dopo un paio di giri a distacco costante (circa una ventina di metri sul rettilineo principale ma molto meno nella parte guidata) il nostro gap inizia a ridursi notevolmente. La mia RC tiene bene, esco sempre più forte dalle curve e dove prima parzializzavo il gas adesso, con la RS davanti ad aprirmi la strada, tengo completamente aperto e guadagno pochi metri ad ogni uscita. Idem per gli ingressi che diventano sempre più tirati con l’ESP a svolgere un importante lavoro di contenimento dell’asse posteriore che ovviamente tende ad allargare in entrata e con quello anteriore che vorrebbe fare lo stesso in uscita. A questo punto provo anche a staccare l’aiuto elettronico e la macchina diventa davvero impegnativa da gestire, non tanto in uscita di curva quanto invece in ingresso dove si deve essere pronti a controsterzare ad ogni momento, mentre invece il pattinamento in uscita è di più facile gestione vista la notevole precisione del comando del gas. Ad ogni modo nel giro di poche tornate da quando ho deciso di darci dentro sul serio la RS è sempre più vicina e ad un certo punto mi sono trovato incollato al suo paraurti posteriore ma anche uscendo di scia sul rettilineo non riuscivo ad affiancarlo per il sorpasso che non ho invece tentato di mettere a segno nella parte guidata per ragioni di sicurezza vista la guida davvero al limite a cui ormai eravamo arrivati, lui per tenermi dietro e io per stargli addosso.
    Ad un certo punto la RS mette la freccia, saluta con la manina e rientra ai box.
    Sono rimasto piacevolmente impressionato dalle doti della RC messe al confronto con una macchina molto simile come la RS ma anche molto più evoluta e raffinata. Non so se il merito sia mio e se l’altro non fosse chissà quale asso del volante ma l’unica cosa certa è che anche uscendo alla stessa velocità dalla parabolica, nonostante i 20 cv in più della RS la mia RC non rimaneva mai indietro di oltre 4/5 metri.
    Il turno è andato avanti e nonostante l’uscita di scena della RS ho continuato a spingere fortissimo anche da solo e solo verso il 35° minuto di stupri ripetuti all’impianto frenante a alle gomme sono arrivato al collasso, prima i freni hanno mollato in maniera graduale fino a diventare legnosi come a dire “vedi di finirla con queste pinzate a 200 all’ora che sono alla frutta”, ho fatto un giro a ritmo blando per fare abbassare la temperature dei dischi e dell’olio idraulico e poi si sono rimessi in sesto da soli, ma quando ho iniziato a spingere di nuovo forte è stato il turno delle gomme… Seppur pensate per un utilizzo sportivo le Yokohama Parada sono arrivate alla frutta surriscaldandosi e trasmettendo al volante un fastidioso “effetto marmellata” che dapprima ha reso impreciso lo sterzo e gradualmente ha aumentato sensibilmente la tendenza sottosterzante della macchina fino a rendere necessari un paio di giri per farle ritornare in temperatura ottimale. Per concludere il turno ho lasciato riposare per benino gomme e freni per poi fare l’ultima tornata a mia disposizione al massimo delle mie capacità ed affrontare finalmente la variante Ascari come si deve, cioè frenando il meno possibile per avere la massima velocità di percorrenza ed essendo convinto che il tempo il quella parte della pista sia legato all’ingresso nella variante ho frenato il più tardi possibile, restando il più largo possibile in ingresso e puntando la corda con mezzo veicolo. La RC è saltata sul cordolo (davanti a me c’era una 106 Rally preparata per la pista che alzava le ruote interne ogni volta, e dal colpo che ho sentito direi che anche la mia RC le abbia alzate di qualche centimetro…) con una velocità molto maggiore a quella che si sarebbe ottenuta con un ingresso meno tirato e anche la percorrenza ne ha beneficiato vistosamente, la RC danzava da un cordolo all’altro con una gran naturalezza… Ah, come mi sarebbe piaciuto che ci fosse stata ancora la Clio RS, di sicuro l’avrei superata con un ingresso e una percorrenza simile!

    MOTORE – EROGAZIONE: voto 8
    Tirando le somme direi che la RC si è dimostrata all’altezza della sua reputazione corsaiola, il motore non ha mai dei picchi di potenza e la sua linearità di erogazione nasconde molto del potenziale di cavalleria di cui è dotato, peraltro tradito dalla facilità con la quale il veicolo si approssima ai 200 all’ora e, se c’è abbastanza rettilineo, li supera abbondantemente.
    Tutto sommato, nonostante i numeri dei tempi di accelerazione e le prestazioni velocistiche dicano il contrario, la potenza non mi ha mai impressionato granchè, sarà per la fluidità o per la risposta molto dolce al comando… non saprei, ma il proprietario della Clio RS credo si sia preoccupato più di una volta nel vedermi così vicino ai suoi specchietti!

    TELAIO – SOSPENSIONI: voto 7
    Il reparto telaio/sospensioni non è male ma si potrebbe fare di meglio a mio avviso, ma credo che certi compromessi siano dettati dal fatto che alla fine si tratta pur sempre di una macchina stradale che deve fare i conti con le buche e i tombini delle nostre strade dissestate, pur avendo provato veicoli che anche mantenendo un assetto stradale in certi frangenti avrebbero fatto meglio dalla RC. Il telaio non è male ma il montaggio della barra-duomi ha migliorato la sensibilità dello sterzo, segno che qualcosa in più si poteva fare. E anche le sospensioni, pur mantenendosi a buoni livelli, in certe occasioni vanno in crisi, per esempio in accelerazione a mio avviso affonda troppo il retrotreno lasciando scarico di peso l’asse anteriore con la conseguente perdita di motricità e immediato intervento del controllo elettronico di trazione a cercare di salvare la baracca. Un maggiore frenatura del beccheggio longitudinale limiterebbe molto la soglia d’intervento dell’ASR, che entrando prepotentemente in azione taglia l’alimentazione per quelle frazioni di secondo che nella guida tirata infastidiscono e fanno perdere tempo prezioso. Certo, un pilota esperto staccherebbe l’elettronica e giocherebbe tutto sulla sua capacità di controllo del pattinamento (che peraltro sarebbe ben supportata dalla precisione del comando gas) lasciando che le gomme anteriori viaggino sul filo della perdita d’aderenza, lasciando scorrere la vettura verso il cordolo esterno e ridando gas man mano che l’aderenza ritorni a livelli ottimali, ma non tutti siamo piloti e la macchina come dicevo prima e pur sempre una stradale…
    Anche sotto questo aspetto ho provato auto migliori, che nonostante derivassero da progetti più datati riuscivano a scaricare molto meglio a terra la potenza. Se fossi stato un progettista Peugeot mi sarei affidato ad un bel differenziale a slittamento limitato, o a qualcosa di meccanico di questo genere piuttosto che alla sola elettronica, pur dotando la RC della sicurezza che solo un sistema ESP è in grado di fornire.

    FRENI: voto 8.5
    Il reparto freni è davvero notevole per essere una vettura stradale, ci sono voluti più di 30 minuti di brutalizzazioni continue per farlo andare K.O. e nonostante fosse alla frutta è da notare che il sistema di assistenza elettronico della frenata (oltre ad accendere i lampeggianti d’emergenza) faceva tutto il lavoro sporco schiacciando il pedale molto più forte del mio volere, nonostante “l’effetto fading” fosse ormai evidente; in altre parole se per un qualunque motivo capitasse un surriscaldamento del genere per strada (ipotesi davvero quasi impossibile) non ci sarebbe molto da temere dato che la RC frenerà con tutta la forza possibile e assicurando comunque abbastanza forza frenante, a patto poi di fermarsi o di lasciare raffreddare l’impianto a sufficienza, ma a quel punto ve la sarete già fatta addosso dalla paura.

    VOTO GENERALE: 8
    Esperienza positiva da provare e riprovare, magari apportando qualche piccola modifica per vedere se migliorano i punti che meno mi hanno soddisfatto.

    Alla prossima.

    image
     
    .
  2. aquila88
     
    .

    User deleted


    maxtammaro: voto 10!

    complimenti per la descrizione, quando ti cimenti in questa sorta di articoli da giornale, leggerti è sempre un piacere! :B):

    la clio era la 197cv o la 203cv?
     
    .
  3. maxtamarro
     
    .

    User deleted


    Grazie mille per i complimenti! Mi piace molto scrivere delle mie passioni e se hai letto con piacere quanto ho scritto la cosa mi lusinga non poco.
    Riguardo la RS si trattava dell'ultimo modello, quella nella foto in basso... credo il modello da 197 cv, dico bene?

    image
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Socio del Club
    Posts
    718
    Location
    Milano

    Status
    Anonymous
    quoto e straquoto !!!! voto 11 !!!! che passione max !!! ho letto la tua esperienza tutta d'un fiato e devo dire che mi ha appassionato così tanto che credevo di essere io in pista a tirare l'Rc al limite e a sfidare la Clio..... e questo la dice lunga sulle tue doti di scrittore ;) credo che dovresti seriamente prendere in considerazione l'idea di tentare a fare il freelance x qualche rivista del settore (sempre che tu non lo faccia già) x unire l'utile al dilettevole :D ancora complimenti :B):
     
    .
  5. umby77
     
    .

    User deleted


    bravo max !!!preciso come sempre !
     
    .
  6. maxtamarro
     
    .

    User deleted


    Grazie ancora a tutti per i complimenti, riguardo all'idea del freelance non sarebbe affatto male, anzi a dire il vero mi piacerebbe moltissimo. L'unico problema è che di solito chi scrive ha una laurea in giornalismo o roba del genere mentre io conosco a malapena l'italiano! :lol:
    Scrivo per diletto anche su ciao.it e la stessa recensione l'ho pubblicata anche su quel sito, insieme ad altre riguardanti la mitica R19 16V, la Saab 9-5, alcune moto ecc... se volete fare un salto a dare un'occhiata ne sarei onorato.

    Entrando invece nel merito della discussione, è capitato a qualcun'altro un ingarellamento con la Clio, magari in pista?
     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Socio del Club
    Posts
    718
    Location
    Milano

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (maxtamarro @ 31/8/2010, 15:23)
    Grazie ancora a tutti per i complimenti, riguardo all'idea del freelance non sarebbe affatto male, anzi a dire il vero mi piacerebbe moltissimo. L'unico problema è che di solito chi scrive ha una laurea in giornalismo o roba del genere mentre io conosco a malapena l'italiano! :lol:
    Scrivo per diletto anche su ciao.it e la stessa recensione l'ho pubblicata anche su quel sito, insieme ad altre riguardanti la mitica R19 16V, la Saab 9-5, alcune moto ecc... se volete fare un salto a dare un'occhiata ne sarei onorato.

    Entrando invece nel merito della discussione, è capitato a qualcun'altro un ingarellamento con la Clio, magari in pista?

    non mi sembra che tu conosca a malapena l'italiano !!!! ti assicuro che il livello è molto buono ed anche il "pathos" che trametti alza di molto questo livello! e non sempre è necessaria una laurea !!! potresti cominciare ad inviare le tue recensioni a qualche rivista specializzata di motori ma senza trascurare le riviste di tuning tipo Elaborare/tuning generation etc. e vedere se per caso possono essere interessate ad una saltuaria collaborazione (recensioni/prove in pista/consigli utili) a volte le cose che iniziano x caso, a volte x scherzo, diventano poi le + importanti..... ripeto data la tua passione ed anche la competenza non trascurare questa possibilità ! (appena posso leggerò le tue recensioni su ciao.it)
     
    .
  8. quake 207
     
    .

    User deleted


    Ottima recensione, fosse stata accompagnata da un video sarebbe stata perfetta ;)

    Cmq mi sa che ci siamo incrociati in quello speedday ;)
     
    .
  9. maxtamarro
     
    .

    User deleted


    Io ho fatto il primo turno, credo quello tra le 11 e le 12 se non ricordo male, non c'erano molte altre 206 RC... forse nessuna quando sono entrato io. O forse tu eri su una 207?

    E quanto al video eccoti servito, il montaggio l'ha fatto mio fratello con tanto di musica di Joe Satriani... rock and roll!!!!!

    www.youtube.com/watch?v=OCjjVzSphsk
     
    .
8 replies since 31/8/2010, 13:09   1489 views
  Share  
.